Addio alla diva controcorrente


Lucia Bosè.
La ragazza di piazza di Spagna amata da Visconti e Antonioni.

Si è spenta a 89 anni la musa di Visconti e Antonioni. Donna anticonformista Lucia Bosè spariglierà l’aldilà con i suoi capelli fieramente azzurri, gli orecchini con l’autoritratto di Frida Khalo e la sincerità assoluta, figlia delle esperienze e della vita controcorrente  di una donna che non ha mai voluto saperne, tanto per dirne una, di possedere un cellulare: “Non voglio un arnese attraverso cui tutti ti controllano e non voglio neanche controllare gli altri”.
Lucia Bosè spiegava di non essere particolarmente legata ai suoi ricordi cinematografici: “Non posseggo i miei film, non mi piace rivedermi e non ne ho uno preferito, sono come i figli, è brutto sentirsi chiedere a chi vuoi più bene”. Il cinema, aveva chiarito con modestia l’ha fatto “Come un mestiere. Se non ho dato di più il motivo forse è che non avevo niente in più. La prima volta che mi sono messa davanti ad una cinepresa ho pensato: “O mi mangi tu o ti mangio io”. E se l’è mangiata, ma, ha chiarito “al cinquanta per cento, perché volevo avere anche la mia vita”.
È stata Miss Italia del '47, la "ragazza di piazza di Spagna", moglie del torero Dominguin, madre di Miguel che scelse il cognome della mamma per la sua carriera di cantante. Una vita dedicata allo spettacolo, al cinema sotto la direzione di registi come Antonioni, Fellini, Emmer, i fratelli Taviani.







Commenti

  1. Poco nota la notizia della morte di questa attrice metà italiana-metà spagnola... quasi come se lei volesse andarsene così, con la sua solita discrezione... Vale la pena rivisitare qualche suo film, sopra tutto i suoi inizi con Visconti

    RispondiElimina
  2. Sono assolutamente d'accordo con te.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Film più noti di Lucia Bosè:

      Non c'è pace tra gli ulivi, regia di Giuseppe De Santis (1950)
      Cronaca di un amore, regia di Michelangelo Antonioni (1950)
      Parigi è sempre Parigi, regia di Luciano Emmer (1951)
      Le ragazze di piazza di Spagna, regia di Luciano Emmer (1952)
      Roma ore 11, regia di Giuseppe De Santis (1952)
      La signora senza camelie, regia di Michelangelo Antonioni (1953)
      Era lei che lo voleva!, regia di Marino Girolami (1953)
      Gli egoisti (Muerte de un ciclista), regia di Juan Antonio Bardem (1955)
      Gli amanti di domani (Cela s'appelle l'aurore), regia di Luis Buñuel (1956)
      Il testamento di Orfeo, regia di Jean Cocteau (1960)
      Sotto il segno dello scorpione, regia di Paolo e Vittorio Taviani (1969)
      Fellini Satyricon, regia di Federico Fellini (1969)
      Metello, regia di Mauro Bolognini (1970)
      L'ospite, regia di Liliana Cavani (1972)
      Nathalie Granger, regia di Marguerite Duras (1972)
      Cronaca di una morte annunciata, regia di Francesco Rosi (1987)
      Harem Suare, regia di Ferzan Özpetek (1999)
      I Viceré, regia di Roberto Faenza (2007)



      Elimina

Posta un commento

Post più popolari